Bhagavadgītā del Grande Teatro di Lido Adriano, tra margine e nuovo mondo, Michele Pascarella, Gagarin
La soglia tra spiaggia e giardino offre un rito.
Una danza che orienta lo spazio e il tempo secondo i punti cardinali. I corpi disegnano l’aria, seguendo il ritmo del respiro amplificato: una sonorizzazione che evoca l’energia vitale, il prāṇa, ma anche un soffio corale, comunitario.
Il gesto si ripete, si incarna, si carica lentamente di densità simbolica: siamo dentro una soglia.
È l’inizio di un percorso che, come la Bhagavadgītā, vuole abitare il dissidio tra azione e rinuncia, tra veemenza e ascolto.
Da tre anni il discorso del Grande Teatro di Lido Adriano evolve nel cuore popolare e marginale della periferia ravennate.
A ogni ritorno si fa più preciso, più stratificato, più complesso. (...)
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