Nei laboratori del «Grande Teatro di Lido Adriano», progetto artistico e comunitario raccontato da Dadina, Lamri e Moder, Federico Savini, Settesere
«Non c’è dubbio che il percorso laboratoriale dietro al Grande Teatro di Lido Adriano abbia un’importanza fondamentale, che travalica anche la dimensione artistica, ma voglio essere molto chiaro su una cosa: è proprio sul piano artistico che vogliamo essere giudicati alla fine. Il progetto ha sicuramente a che fare con il sociale ma è un progetto artistico al 100%. Se lo spettacolo non funzionerà, vorrà dire che qualcosa è andato storto nel percorso». Luigi Dadina ci tiene a sottolineare la dimensione assolutamente artistica di un progetto che sta già mostrando il suo eccezionale valore comunitario, la cui meritoria sottolineatura non dovrà però oscurare i lati artistici. Spetta dunque a Dadina, regista e «colpevole» - per usare le sue parole, proferite con ironia sorniona - del Verbo degli uccelli, indicare la linea del Grande Teatro di Lido Adriano, il cui spettacolo di debutto aprirà il Ravenna Festival, coinvolgendo un centinaio di attori non professionisti guidati da una squadra di artisti, organizzatori e intellettuali ravennati che da settimane fanno prove e laboratori al Cisim. (...)
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